La marmellata di arance fatta in casa è perfetta per la colazione, spalmata su biscotti al cioccolato, torte e ciambelle. Assaggiala abbinata ai formaggi
Lava le arance e ricava con un pelapatate 150 grammi di scorza. Tagliala a julienne, versa in un pentolino e ricopri d’acqua fredda. Lascia bollire dieci secondi e scola, ripeti questa operazione tre volte, sempre cambiando l’acqua, l’ultima volta aggiungi i 20 g di zucchero e cuoci per un minuto. Otterrai circa 100 grammi di scorzette candite. Lascia raffreddare in una ciotolina e tieni da parte.
Pela al vivo le restanti arance, togliendo la scorza, la parte bianca e parte della pellicina.
Taglia a pezzetti, raccogli in una ciotola anche il succo dei frutti e ottieni un chilo di polpa di arancia.
Aggiungi lo zucchero e il succo di limone, mescola.
Lascia macerare per un’ora, poi frulla con il minipimer o con il passaverdure.
Nel frattempo sterilizza i vasetti.
Versa in una pentola il composto per la marmellata e le scorzette, porta sul fuoco e cuoci per 30 minuti circa da quando inizia a bollire, mescolando spesso.
Procedi con la prova piattino: fai colare una punta di cucchiaino su un piatto pulito e freddo, inclinalo, se resta leggermente compatta e non cola è pronta, anche se questa marmellata sembrerà più liquida rispetto ad altre confetture, raffreddando rassoderà.
Distribuisci la marmellata ancora bollente nei vasetti sterilizzati fino a un centimetro dal bordo, chiudi con il tappo (che deve essere sempre nuovo) senza stringere troppo.
Fai la pastorizzazione per invasamento a caldo o la pastorizzazione con bollitura, entrambe vanno bene.
Etichetta, riponi in dispensa e consuma dopo un mese. La marmellata, se correttamente conservata, dura circa un anno, una volta aperto il vasetto però conservalo (ben chiuso) in frigo per una settimana.
Ricorda: prima di consumarle verifica che il tappo non sia bombato, che non ci siano muffe, bolle d’aria e/o cattivi odori, in questo caso massima cautela e va buttato via tutto!
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